Alex Schwazer è senza alcun dubbio un grande atleta. A prescindere dall’errore fatto ora, che lo segnerà per sempre, le sue gare, la sua carriera non può certo essere circoscritta al solo errore finale.
Ma in questa mia riflessione non voglio parlare di Alex Schwazer atleta, ma di quello “testimonial”.
Tutti noi abbiamo visto la pubblicità della Kinder Ferrero con Alex Schwazer che pubblicizza il prodotto.
Bene, l’errore di Schwazer ha un ritorno immediato, e lo si vede bene da Twitter, sul prodotto da lui pubblicizzato e dalla casa che lo produce, la Ferrero. E’ immediato abbinare battute e quant’altro alla figuraccia dell’atleta altoatesino.
La Ferrero e particolarmente la Kinder hanno puntato molto sullo sport, quello forse meno conosciuto, come la marcia, o la scherma, con Valentina Vezzali o il windsurf o anche la canoa.
Ha unito in modo indelebile lo sport alla sua immagine, all’immagine di freschezza e di certezza di “onestà” degli atleti che li rappresentano.
Ora c’è un momento di crisi: Alex Schwazer ha dimostrato al mondo di non essere quello che sembrava.
Quale il ritorno negativo sul prodotto? Quale ora la strategia della Kinder per far dimenticare (credo facilmente) l’atleta unito al Kinder Pingui? Il ritorno in vendite negative lo sapremo tra un pò. Quello d’immagine, anche se a prima vista può sembrare un problema, è diverso, da Paese a Paese. L’Italia in particolare è molto più matura di quello che pensiamo. L’italiano unisce certamente il prodotto al suo testimonial, ma lo sa anche scindere nel momento in cui le due cose devono essere paragonate.
La “sicurezza” che il testimonial passa al prodotto Pingui non derivava tanto dalla sua fama, chi di noi alla fine conosceva bene quel ragazzo, ma dall’immagine di forza fisica. Le merendine che diamo ai bambini ogni giorno sono da sempre tacciate di far ingrassare, di fare male al fisico dei piccoli. Cosa c’è di meglio di far vedere un atleta, in forma, snello e giovane che mangia una merendina?
In questo csao c’era di meglio, ovvio, ma nel caso Vezzali? E’ una madre che da al proprio figlio una merendina al cioccolato Kinder.
Questo è il punto della comunicazione Ferrero. E forse questo è ciò che salverà le vendite del prodotto. Aver unito il Pingui ad un atleta non troppo conosciuto ha in parte mitigato i danni d’immagine della grande casa dolciaria italiana.
Che sia stata una scelta o un caso non è dato sapere. Curiosità viene invece su chi sarà il testimonial o come verrà fatto il prossimo spot Kinder Pingui.