Utilizzare i diversi trucchi per Google Analytics è davvero semplice grazie ad uno script da inserire nel vostro sito web che permetterà di raccogliere tutti i dati e fornire i report di analisi.
Secondo una stima approssimativa, il 90% delle configurazioni di Google Analytics non sono fatte correttamente, per non parlare poi delle interpretazioni, spesso fuorvianti, sui dati rilevati. Per evitare che tutto ciò accada è possibile sfruttare una serie di consigli pensati proprio per aiutarvi a migliorare la qualità dei dati e l’analisi del sito web.
10 trucchi Google Analytics su come migliorare la qualità dei dati
1. Definire gli obiettivi del vostro business on line
Come fate a sapere cosa tracciare se non avete idea di quali sono gli obiettivi da raggiungere?
Il primo passo da fare è definire sia l’obiettivo principale dell’attività sia gli eventuali obiettivi secondari. In questo contesto si definisce macro l’obiettivo più importante del sito web, e micro l’obiettivo secondario.
Ecco alcuni esempi per chiarire il concetto:
– Macro obiettivo: vendere un prodotto o ottenere una prenotazione in un hotel
– Micro obiettivo: newsletter, visione di una demo, prodotti aggiunti al carrello.
E’ molto più semplice scrivere un piano di attuazione se si conoscono gli obiettivi da monitorare già a priori.
2. Avere sempre una doppia prova dell’implementazione
I test sono una delle cose più importanti in questo processo. Uno dei trucchi Google Analytics per una buona implementazione dello script è lavorare su un ambiente di prova prima dell’implementazione nel sito web on line. Si pensa sempre che tutto debba funzionare bene fin dall’inizio e non si procede con dei test specifici, e molto spesso questi processi non funzionano come dovrebbero. Ecco un elenco di 6 strumenti per testare il debug nell’implementazione di Google Analytics.
Se si ha intenzione di lavorare con i filtri di dominio bisogna fare attenzione a specificare subito la gestione temporanea dell’ambiente di prova. E’ comunque consigliata la creazione di una vista separata per i test.
Come impostare un filtro di dominio
Step 1: accedere all’interfaccia di amministrazione e selezionare il filtro (per la visualizzazione temporanea).
Step 2: cliccare su Nuovo Filtro
Step 3: inserire i dettagli del filtro e fare clic su Salva.
3. Affidarsi ad un esperto o diventare un esperto di analisi
Non tutti hanno le giuste abilità e competenze per implementare uno strumento di analisi dei siti web o per analizzare nel complesso una serie di dati. Se non possedete le giuste competenze tecniche per impostare correttamente Google Analytics sul vostro sito web, valutate di rivolgervi a dei professionisti per non buttare via tempo inutile in analisi sbagliate. Ma se volete comunque avere un’idea di come procedere all’analisi dei dati, lo studio è alla base di tutto.
4. Utilizzare i dati di Google Analytics per tracciare i Trend
“I miei numeri in Google Analytics non corrispondono al mio back-end?”
Negli ultimi 10 anni questa è la frase che abbiamo sentito più volte. E’ bene lasciare un 10-15% di scarto tra i dati di Analytics e i dati del back-end. Tuttavia la differenza potrebbe essere più grande se si imposta una rigida politica dei cookie sul proprio dominio. Ecco perchè è consigliabile utilizzare Google Analytics per un’analisi dei dati in prospettiva, mantenendo come punto di riferimento per l’interpretazione dei trend i dati rilevati dal vostro back-end.
5. Investire in tutte le fasi Web Analytics
Una volta ottenute le analisi, queste non hanno senso se non si procede ad una ottimizzazione adeguata. Ecco una semplice panoramica in 5 tappe che si dovrebbe prendere in considerazione.
Pre-implementazione: raccogliere informazioni su ciò che deve essere monitorato e preparare un piano di attuazione
Attuazione: implementare lo script e fare dei test preventivi
Configurazione: impostare obiettivi, filtri, segmenti, report personalizzati e altre funzioni di amministrazione offerte da Google Analytics
Analisi: analizzare i dati del sito web e vedere quali canali e quali parti del sito web hanno bisogno di un immediato miglioramento
Ottimizzazione: ottimizzare il marketing mix on line e usare il sistema A/B test sulla base di dati quantitativi e qualitativi.
E’ importante investire la giusta quantità di tempo in ogni fase, in modo da avere migliori possibilità di raggiungere i vostri obiettivi.
6. Informazioni sulle terminologie
Conoscete la differenza tra il tasso di rimbalzo e il tasso di uscita? Sapete che i tassi di conversione sono misurati sulle sessioni e non sugli utenti unici? Vale la pena investire del tempo per comprendere bene le basi di funzionamento di Analytics. Passando il mouse su una metrica rilevante si può capire di cosa tratta.
E’ un grande aiuto per comprendere il significato degli elementi che raccolgono i dati su Analytics, e solo conoscendo bene le metriche si può monitorare al meglio una campagna. Senza queste basi tutto finisce nel cestino, ecco perchè utilizzare alcuni trucchi Google Analytics aiuta ad avvicinarsi ai risultati.
7. Informazioni sulle statistiche
Alcune aziende potrebbero vedere migliaia di conversioni in una settimana, altre invece solo una piccola quantità. E’ importante capire come affrontare l’analisi di questi dati. E’ possibile disegnare facilmente il significato dei dati di Google Analytics, ma se errati il prezzo da pagare è davvero alto. Assicuratevi di imparare bene almeno le basi dei dati statistici per evitare interpretazioni sbagliate degli stessi.
8. Trovare un mercato interessato alla vostra offerta
Invece di tuffarsi in Google Analytics e girare senza meta, è necessario trovare gli utenti interessati alla vostro business. Quali bisogni state cercando di soddisfare e perché?
E’ divertente guardare in giro, ma in generale non è così che si può stabilire una linea di partenza. Fare questo per molte aziende può essere già una vittoria.
9. Ogni situazione è unica
Le realtà di riferimento sono grandi, ma non sempre motivate e con obiettivi ben definiti. Bisogna, quindi, guardare ai dati competitivi nel complesso insieme a numerose altre informazioni. Bisogna essere consapevoli della propria unicità, elencando i punti distintivi rispetto ad altre aziende:
Storia dell’azienda
Proposta
Bilanci
Obiettivi
Destinatari.
Prima di organizzare i dati è meglio mettere a fuoco i parametri di riferimento in modo da rendere tutto più semplice.
10. Rendersi conto che le Medie non sono sempre veritiere
Le medie sono spesso fuorvianti e la segmentazione aiuta a capire meglio come valutarle.
Qual’é il significato di un tasso di conversione medio del 2%? La questione è capire cosa indica questo 2%.
E’ possibile guardare una metrica da più punti di vista, ad esempio il tasso di conversione puo’ essere visto:
per categoria di dispositivo (smartphone, tablet, desktop)
per giorno della settimana
per pagina di destinazione
per tipo di visitatore (nuovo, di ritorno)
per fonte di traffico.
Il 2% non è un dato che va male ma non va neanche bene. Per migliorare è necessario trovare il giusto punto di miglioramento, anche su più livelli.
In generale la segmentazione è fondamentale per una migliore ottimizzazione.
Buona fortuna con il miglioramento della qualità dei dati di Google Analytics!
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