Molto spesso alcune aziende studiano Google Adwords semplicemente per controllare che l’agenzia che organizza le campagne stia facendo bene. Non è sorprendente: non solo si pagano molti soldi per creare una campagna, ma si paga anche l’agenzia per ottenere il massimo. Se questo non dovesse accadere, ci sarebbero delle ricadute molto pesanti per l’azienda stessa.
La vostra agenzia Pay per Click lavora bene?
“So che l’agenzia non sta facendo il suo lavoro” commenta il direttore marketing della XYZ Corporation. “Devo capire come avere le prove di questo lavoro mal fatto”:
Il nostro consiglio è quello di imparare bene il funzionamento di AdWords. L’allenamento porta alla conoscenza, alla coscienza e al miglioramento della propria carriera professionale. Se però il vostro obiettivo è quello di capire se l’agenzia a cui avete affidato la campagna stia facendo bene, allora ecco alcuni consigli utili.
Monitorare l’attività dell’account
AdWords ha un sistema di controllo storico sulle modifiche apportate all’account. Se state spendendo ancora dei soldi, ma l’ultima modifica risale al 2014, allora qualcosa non sta funzionando o qualcuno non sta sfruttando al massimo le potenzialità dell’account.
Prima di mandare però una email di fuoco, rispondete a queste domande:
– L’account sta spendendo così poco che ci vuole molto tempo per accumulare un volume di dati tale da poter cambiare le statistiche?
– L’account ha un lungo percorso di performance ottimizzate?
– La vostra azienda o industria ha delle stagionalità?
Se la risposta a queste domande è no, allora potete cominciare a investigare sul problema in atto. Date però sempre la possibilità di spiegare a chi sta gestendo la campagna. Spesso c’è un progetto strategico dietro l’attività/inattività delle campagne.
Rivedere le parole chiave suggerite
Le tipologie di parole chiave utilizzate possono dire molto sulla campagna e i suoi fini. Utilizzare tutte le parole suggerite da Adwords può essere una buona tattica per migliorare il brand oppure può risultare inefficiente per la campagna.
Facciamo un esempio: le seguenti parole chiave compaiono per una campagna di un negozio di mountainbike: mountain e bikes. Sembrano molto efficaci, ma scopriamo poi che sono fin troppo generiche e sono utilizzate anche per adv per “mountain music festival” e “Yamaha 1900 cc bike”. Non si parla né di bici e non sono utili per la campagna, su cui stiamo spendendo soldi.
Ecco allora le domande da porsi:
– La campagna o il gruppo di annunci hanno parole chiave che possiamo eliminare in modo da evitare spese inutili?
– La campagna di annunci è dirottata sulle visualizzazioni o per remarketing?
Valutare i termini di ricerca
Il report sui termini di ricerca indica le parole che gli utenti hanno utilizzato prima di cliccare sul vostro annuncio. Un ottimo banco di prova per verificare le parole di cui abbiamo parlato al punto precedente. Riprendiamo l’esempio e notiamo che gli utenti cliccano su annunci irrilevanti per parole come motorcycles e yamaha bikes.
Domandiamoci allora:
– Il periodo selezionato è una forbice di 30 giorni? Più è ampia la forbice e più dati vengono mostrati, magari includendo quelli raccolti in precedenza rispetto all’agenzia che state pagando.
– C’è stata una spesa inutile? Spesso le agenzie testano delle parole chiave, ma il costo totale non deve mai sfuggire alla vostra attenzione.
Ultimi pensieri
Date all’agenzia il beneficio del dubbio. Certamente sanno quello che stanno facendo, e gestire le vostre campagne per avere il massimo ritorno è il loro compito e non sarebbe possibile senza di loro. Non sempre, però, è così ed è vostro diritto sapere se stanno facendo il loro lavoro. Con questi piccoli accorgimenti potrete mettere alla prova il lavoro eseguito.