Se cercate su internet come gestire i commenti negativi fatti dai clienti della vostra attività sui social media ci sono decine e decine di guide su come comportarsi. Ma come reagire a commenti falsi, fatti esclusivamente allo scopo di denigrare la vostra azienda? Come ribattere ad accuse di un utente fasullo, magari un vostro concorrente sotto mentite spoglie?
Facebook, Twitter ma anche G+ ormai sono un ambito molto complicato, quasi più della vita reale, fisica, di tutti i giorni. Ci sono molti motivi che possono portare un vostro concorrente a volervi danneggiare. Invidia, clienti “rubati” da una vostra offerta, semplicemente voglia di fare danno.
Tutti i social media manager sanno che i commenti dei clienti sono una miniera di informazioni e possono dare adito a nuove vendite e dare la possibilità alle persone di conoscere come vi muovete in caso di reclamo.
I commenti negativi sono quasi più importanti di quelli positivi.
Leggere un commento negativo, che viene risolto in modo brillante, da fiducia nella vostra azienda.
Cosa fare davanti a un commenti falso
Come sappiamo l’utente si aspetta una risposta entro pochissimo tempo. Un’ora è il massimo che una persona vuole attendere per un riscontro ad un reclamo.
1) Non cancellare
Bene, se vedete sul vostro profilo aziendale comparire un commento palesemente falso per prima cosa non cancellatelo.
Il primo pensiero è di occultare un problema simile. Sbagliato.
Se una persona cerca di farvi danno, non smetterà certo se cancellate il commento. Anzi, avere un punto certo dove portare avanti questa crisi è importantissimo.
2) Rispondete entro un’ora
Ebbene si, dovete rispondere in modo circostanziato e preciso alle accuse fatte nel commento. Ricordate sempre che chi vi legge non sa che il commento è fasullo. I vostri clienti vi stanno guardando. Agite con calma. Rispondete dando spazio alla richiesta come se fosse un utente in buona fede. Chiarite gli ambiti e i limiti precisi della richiesta. Non nascondetevi.
3) Date chiaramente una via da seguire
Date all’utente una via da seguire. Un telefono da chiamare, chiarimenti su cosa può fare e quando. Dovete essere in questo caso molto più precisi di quanto non fareste con un cliente vero. Chi vi sta denigrando sta inventando e questo lo pone in difficoltà se richiedete delle “prove”.
4) Chiedete delle prove
Es: voi vendete abbigliamento on line, un falso cliente vi accusa di aver mandato un prodotto sbagliato e con un prezzo diverso dall’offerta. Anzi, di più, vi accusa di aver mandato un prodotto non conforme alla legge.
Bene, chiedete al presunto cliente, davanti a tutti, con maggior risalto possibile una prova di quello che sta dicendo. La fattura, il numero d’ordine con la data, addirittura: la foto dei prodotti incriminati. Voi sapete che sta dicendo il falso: fatelo capire a tutti. Dite chiaro che secondo voi è un impostore e chiedete la prova. Attenzione, chiedete sempre qualcosa che tutti i vostri clienti sicuramente hanno ricevuto nel loro acquisto. Qualcosa che non possa essere falsificato.
5) Siate sempre gentili, sempre
Quando intraprendete una crisi del genere ricordate sempre: siate gentili. Voi siete i buoni, e i buoni si sa, sono gentili e sicuri di se. Avete mai visto Topolino sbraitare come un isterico contro Gambadilegno?
Sicuramente no. Scherzi a parte, voi siete un’azienda che deve dare fiducia. Una ditta che insulta o che prende in giro un utente non da fiducia. Fa scappare i clienti.
6) Chiudete la questione
A questo punto, dopo vari passaggi, avrete chiarito a tutti coloro che stanno seguendo la discussione che voi siete nel giusto e che l’utente è un bugiardo. Chiudete la questione con calma e con le giuste parole. Date sicurezza. Parlate anche ai vostri clienti che non sono intervenuti nella discussione. Rassicurateli. Voi siete i buoni.
7) Passate alle maniere forti
Chiaramente è un’azione da fare solo se la situazione sta sfuggendo di mano, solo se veramente c’è qualcosa di più di un semplice burlone o un concorrente astioso. Chiedere l’aiuto delle Autorità. Ricordate sempre che i social network rispondono a tutte le leggi vigenti nel Paese dove vivete. Le forze dell’ordine possono e devono prendere atto di eventuali azioni di diffamazione, di tentativi di danneggiamento della funzionalità di un servizio in rete e di quanto di illegale è presente in questo: dire il falso, anche in rete, è un reato.
Gestire una calunnia in rete si può, si deve. Senza paura.