Il DEM (Direct e-mail marketing) è un tema che attira molti interessi e critiche: c’è chi ritiene che ormai sia un sistema arretrato e inutilizzabile e c’è chi invece ritiene che sia il miglior canale possibile, basta sapere come migliorare il Mail Marketing.
Jeremy Smith, Product Marketing Manger presso Yammer (tra i miglior Social Network per le aziende), propende per la seconda opzione, riassumendo così i benefici di tale strumento: diretto, efficace, e facilmente analizzabile.
Oltre a questi punti, ha dato numerosi consigli su come trarre maggiori benefici durante la conferenza 500 Distro.
Migliorare email marketing: imparare a gestire la comunicazione tramite email
Costruire un archivio di indirizzi e-mail
Questo tipo di marketing funzionerà soltanto nel caso in cui ci saranno sufficienti indirizzi a cui inviare l’email. Ecco alcuni consigli su come ottenere nuovi indirizzi e quindi nuovi potenziali clienti:
- Pop-up sul sito dell’azienda: sono fastidiosi, ma funzionano. Smith ha parlato di pop-up che compaiono ogni 60 secondi, fino a quando l’utente non si decide a lasciare il proprio indirizzo email o abbandona il sito. Il risultato sarà eccellente.
- Partner Marketing: avere o cercare nuovi partner può essere molto utile per costruire il proprio archivio di indirizzi. (Nel campo musicale, per esempio, potreste condividere la lista con un’altra compagnia di musica).
- Iscrizione: nel momento in cui si iscrivono al sito, potete prendere direttamente la loro email e trascriverla sulla vostra lista. Bisogna però stare attenti alle leggi in vigore nei vari paesi: negli Stati Uniti è legale per esempio, ma in Canada no.
- Eventi: chiedete di lasciare l’indirizzo e-mail durante le conferenze o gli eventi. Non ingannate però i vostri potenziali clienti iscrivendoli in liste in cui non vorrebbero finire.
Pratiche per mantenere una lista
Una volta creata la lista, il passo successivo potrebbe essere scoraggiante. Avete tante possibilità per iniziare l’invio di email, ma non è ancora chiaro come inziare e come farlo correttamente. Ecco alcune pratiche semplici da seguire:
- Fate dei test su TUTTO: usate gli strumenti di analisi installati sul vostro strumento per l’invio di email. Fate sempre dei test su qualsiasi cosa vi sia stato detto o insegnato (comprese queste notizie). Scoprirete ben presto che cosa sia giusto e che cosa sbagliato.
- Controllate la percentuale di disiscrizioni: questo è il primo indicatore di un problema. Se il numero aumenta notevolmente, probabilmente state facendo qualcosa di sbagliato.
- Aiutatevi con i preheaders: sono i piccoli ritagli di testo che vengono scritti dopo l’oggetto della email. Scrivete qualcosa di utile, rilevante, in modo tale da invogliare l’apertura della mail.
- Cullate la vostra lista: mantenete sempre in ordine la lista, eliminate chi non ha mai dimostrato interesse o almeno un’interazione. Non cancellateli però: inseriteli in una lista a cui non invierete più email, per il momento.
Trucchi veloci
Ecco alcuni piccoli aiuti per migliorare email marketing, realizzabili in poco tempo:
- Email personalizzate: usate il nome del destinatario nel testo. Avrete una migliore percentuale di clic se aggiungerete il nome a frasi del tipo: “Oggi saldi”, facendola diventare “Marco, oggi ci sono i saldi!”.
- Fatela semplice: organizzate la mail in maniera semplice: immagine di testa, una seconda immagine, testo che spieghi la vostra proposta e una Call to Action.
- L’orario di invio deve essere compreso tra le 8 e le 9 del mattino (Questo orario fa riferimento al B2B, per quanto riguarda il retail c’è molto più margine). L’importante è fare sempre dei test.
Se lavorate nell’ecommerce ci sono alcuni esempi di come migliorare email marketing che potrebbero aiutarvi, per esempio una mail inviata automaticamente quando l’utente abbandona il carrello senza finire l’acquisto, oppure una mail di follow up.
Per questo ultimo tipo, avete a disposizione molte domande, ma sappiate riconoscere il limite. Chiedete per esempio come è andata l’operazione di ordine dell’acquisto e se hanno altre domande. Ricordate magari il vostro programma di fedeltà del cliente, se ne avete.
Piccolo trucco: dopo l’acquisto di un prodotto, inviate al cliente, qualche settimana dopo, una mail con un prodotto simile. Se sono state acquistate delle scarpe di pelle, inviate una mail con la presentazione di scarpe di pelle adatte alla guida dell’auto.
Le mail invece dirette a chi abbandona il proprio carrello senza completare gli acquisti danno l’opportunità di avere qualche ripensamento da parte del cliente. Fate sempre i test, prima dell’invio; in ogni caso potete iniziare con un piccolo reminder per terminare l’acquisto.
Differenziate le vostre campagne di invio. Non assegnate a tutta la vostra lista una stessa mail, ma adattatela a seconda del comportamento dei destinatari.
Yammer sa che se il cliente scarica la sua applicazione per mobile nei prima 30 giorni in cui si è iscritto, ci saranno più probabilità che questo diventi un cliente. Avendo a disposizione questo dato, Yammer costruirà le proprie campagne per far scaricare agli iscritti l’applicazione entro 30 giorni. Ogni email che inviano dipende dal risultato e dalla risposta della precedente. Le email sono legate a quali azioni compiranno e quali no. Applicate questa stessa metodologia alla vostra azienda.
Gli strumenti migliori che servono
Ci sono due opzioni possibili. Potete utilizzare un provider di posta molto grande, come Exact Target; utilizzatelo se siete una grande azienda e avete a disposizione una grossa quantità di dati.
Altrimenti potete usare un’interfaccia di programmazione di un’applicazione (API), dove potete sfruttare una serie di cloud providers che possono svolgere diverse funzioni.
Il settore del marketing deve lavorare in maniera precisa e in breve tempo. Per ottenere le migliori performance dal tema, lasciate loro tutta la libertà possibile nel campo, senza che debbano preoccuparsi dei prodotti o dell’ingegneria. Avranno così a disposizione più tempo per testare nuove campagne e metodi di marketing, ottenendo così il massimo e trarne il maggior beneficio per tutta l’azienda.