Prende il via il prossimo 25 maggio da Reggio Calabria l’edizione 2012 di “Europa in città”, il ciclo di incontri tra cittadini e deputati europei, promosso da Commissione europea, Parlamento europeo e Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri. Cinque le tappe previste tra maggio e ottobre: dopo il capoluogo calabrese, seguiranno gli incontri di Pisa, Verona, Genova, Catania.
L’evento di Reggio Calabria si terrà il 25 maggio alle ore 11,00 presso la Sala convegni di Confindustria sul tema: “Fondi europei per la coesione. Come non perdere un’opportunità di sviluppo e di crescita”.
L’iniziativa è aperta al pubblico: per partecipare è necessario accreditarsi sul sito di Europa in città. L’evento potrà essere seguito anche in streaming.
L’incontro è organizzato con la collaborazione di Anci ed Europe Direct.
Crescita, sviluppo ma anche formazione e occupazione sono tra gli obiettivi principali dell’Unione europea. Essi sono perseguiti non solo attraverso strumenti normativi (direttive, regolamenti, raccomandazioni, ecc) ma anche attraverso concrete ed ingenti misure finanziarie, tra le quali principalmente i fondi strutturali.
Questi ultimi costituiscono circa il 37,5 % del bilancio dell’Unione pari a 335 miliardi di euro nella programmazione finanziaria 2007-2013. In particolare, il 70% di queste risorse e’ stato destinato al sostegno delle Regioni in ritardo di sviluppo, le c.d. regioni obiettivo1, vale a dire le Regioni nelle quali il reddito interno lordo e’ inferiore al 75% del reddito medio interno lordo europeo. Questo per sostenere concretamente uno sviluppo equilibrato dell’Unione inteso come crescita e coesione sociale.
In Italia le Regioni particolarmente interessate a questa politica sono quattro, tutte meridioniali: Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.
Ad esse sono stati assegnati complessivamente 28,8 miliardi di euro, dei quali ad oggi solo una parte, estremamente ridotta (intorno al 10%), risulta essere stata spesa dall’Italia, che diviene pertanto un contribuente netto al bilancio UE (per l’esattezza il terzo su 27), mettendo a disposizione di fatto più risorse di quanto ne utilizza.
Nel frattempo, la Commissione europea ha proposto lo scorso ottobre un nuovo pacchetto legislativo per la politica di coesione 2014-2020, con la previsione di specifiche condizionalità ex-ante, di natura giuridica, regolatoria ed istituzionale, che dovranno essere rispettate dagli Stati Membri per poter accedere ai nuovi finanziamenti. L’Italia, se non accelera la sua spesa ed il suo adeguamento normativo, rischia di non poter beneficiare come in passato di questi importanti strumenti messi a disposizione dell’Unione, proprio in una fase di crisi economica e di scarsità di risorse finanziarie per investimenti strutturali.
Il Governo, proprio per accelerare e riqualificare la spesa, ha realizzato una riprogrammazione finanziaria pari a circa 2,3 miliardi di euro di Fondi non spesi dalle Regioni Obiettivo 1, attraverso una nuova fase del piano di Azione Coesione. Questo intervento ha riguardato i fondi gestiti dalle amministrazioni centrali dello Stato ed ha avuto come obiettivo principale quello di liberare fondi che finanziavano progetti obsoleti e bloccati per favorire progetti di crescita ed inclusione sociale.
Sono stati infatti ristanziati fondi a favore della cura dell’infanzia, degli anziani non autosufficienti e della lotta alla dispersione scolastica.
Quali sono state le ragioni principali del mancato utilizzo dei Fondi da parte dell’Italia (incapacità, poca conoscenza…)?
Sarà in grado l’Italia di sfruttare la nuova riprogrammazione nei tempi che rimangono e quindi poter soddisfare le condizioni ex-ante che la Commissione propone?
Quali sono le azioni che il Governo mette a disposizione a sostegno delle Regioni per l’utilizzo dei fondi?
Quali sono gli orientamenti della Commissione?
Cosa le varie categorie lamentano e cosa le istituzioni coinvolte nel decidere la nuova programmazione intendono fare?
Su questo si discuterà nel corso dell’incontro Europa in città, il prossimo 25 maggio a Reggio Calabria presso la sede di Confindustria di Via Torrione, 96 a partire dalle ore 11.00