Paypal oggi sta lottando per affermare la sua leadership a lungo termine nel mercato dei pagamenti online, il mercato inizia a non seguirlo pià come prima.
Il problema non è una questione di funzionalità, è una questione di essere in grado di vendere i nuovi servizi in modo chiaro e conciso.
Nel 2007 il sito di PayPal ha proclamato il suo obiettivo di “consentire a qualsiasi persona o azienda con un indirizzo email di pagare in modo sicuro, facilr e rapido”. Nel 2010, la missione della controllata di eBay non era cambiata molto: “PayPal è il modo più veloce, più sicuro per pagare e ricevere pagamenti online.” Nel 2012, rimane lo stesso.
Purtroppo, quel messaggio non ha tenuto il passo con la concorrenza.
PayPal è stato improvvisamente superato in quasi tutti i fronti: Peer-to-peer ad esempio ed altri tipi di acquisti come app ed altro. E grazie ad anni di concorrenza zero non ha più pensato a creare innovazione.
Vari i problemi di Paypal, è legato ad eBay, e l’importanza di eBay è sbiadita. In secondo luogo, PayPal ha vissuto troppo a lungo in assenza di una reale concorrenza. E in terzo luogo, l’azienda viene improvvisamentecolpita da tutte le parti da concorrenti seri come la Braintree, e Stripe, ognuno dei quali rende molto più facile i pagamenti rispetto a PayPal, anche se per target diversi e in modi diversi.
Non ultimo il suo “modo” di fare. L’intervento nelle contestazioni da parte di utenti, non sempre genuini. Basta una contestazione NON appoggiata da alcuna giustificazione per bloccare i soldi sul conto del venditore. Il chargeback è una pratica spesso utilizzata da compratori smaliziati per non pagare acquisti fatti regolarmente.
Google ad esempio esegue prima i controlli e solo a contestazione terminata si regola come deve.
Altri servizi bancari e ri recurring payment stanno dando il loro meglio per accaparrarsi un mercato sempre più fiorente. Non dimentichiamo che fra poco Facebook entrerà in questo campo florido.
Paypal ha ancora tempo e modo di mantenere una leadership del settore ma deve muoversi.
Così com’è ora è destinata a perdere grosse fette di mercato.