L’Email Marketing è stato sempre uno degli strumenti più efficaci per ottenere dei risultati pubblicitari. E’ indubbia la potenza e il positivo ROI che una campagna mail da sempre garantisce agli investitori. Ma non si può negare che il marketing basato su quell’enorme fenomeno che sono i Social Media stia prepotentemente affacciandosi all’attenzione degli esperti.
Chi è più forte? dobbiamo privilegiare uno strumento rispetto all’altro?
Iniziamo con il dire che la grafica e l’impatto che un messaggio mail può avere su un utente è decisamente superiore a quello di un tweet. L’email marketing ha poi una penetrazione più potente all’interno del pubblico. Non tutti gli internauti, specie quelli un pò datati, ovvero quelli che prendono le decisioni in una azienda, sono sui social network, mentre l’indirizzo di posta elettronica è sicuramente uno strumento diffuso e dall’utilizzo radicato presso qualsiasi navigatore del web.(Leggi a proposito la guida per scrivere un buon oggetto mail)
Da non dimenticare che mentre un indirizzo mail rimane nella casella di posta fino a che non viene aperto, ricordando in qualche modo all’utente che c’è un messaggio da leggere, un tweet piuttosto che un commento su una fanpage di Facebook cade inevitabilmente in basso, coperto da aggiornamenti continui, di cui vive un social.
A livello statistico poi, i moderni servizi di tracking permettono di conoscere le mail aperte e i click, oltre che il comportamento degli utenti sulle landing page, il che permette di misurare l’effetto della campagna in modo molto preciso, aggiustando via via gli elementi della campagna pubblicitaria, quasi in tempo reale.
Ecco perchè riteniamo di consigliare l’uso del mail marketing per campagne efficaci, perchè la sua penetrazione è sicuramente irrinunciabile. Dobbiamo quindi buttare via i Social Network? assolutamente no, dobbiamo piuttosto integrarli all’interno del Mail Marketing.
La forza del social è quella di poter entrare immediatamente in contatto con le persone, e di avere una forte profilazione, grazie alle liste di Twitter, alle pagine di Facebook o alle cerchie di Google Plus.(La guida per ottimizzare il SEO del Profilo Google Plus) Quello che possiamo fare quindi, è riproporre i contenuti che inviamo ai nostri iscritti mail, anche sui social, sfruttando la naturale tendenza al commento e alla partecipazione per migliorare sensibilmente la qualità dei nostri contenuti.
Un sondaggio circa la bontà degli argomenti delle nostre ultime 5 newsletter, può farci capire velocemente cosa piace di più e cosa no, risultato che potremmo ottenere molto più difficilmente chiedendo alla nostra mailing list di risponderci. Così come l’aggiungere alle nostre landing page un bottone per l’aggiunta dei social può permetterci di catturare utenti che non avremmo avuto.
Esempio pratico: se inviassiamo una mail circa accessori per moto in una classica landing page, l’utente potrebbe non essere interessato abbastanza da lasciare i dati o procedere ad un acquisto. Ma con la presenza di un bottone di Twitter, o di una pagina Facebook dove parliamo di moto e similari, possiamo indurre l’utente a seguirci sui social, e acquistare qualcosa successivamente. Laddove avremmo perso un contatto, eccolo recuperato tramite l’integrazione social.
Non basta dunque una sola campagna mail, o la sola presenza social. Integrate le due forze per ottenere i vantaggi e i benefici di entrambe le modalità di raggiungimento del target.
Roberto Trizio