Velocizzare un sito web come vuole Google è uno dei fattori più importanti per garantirgli un buon posizionamento sui motori di ricerca; va da sé che velocizzare un sito rappresenti una delle principali tecniche SEO, ossia l’insieme del know how necessario per garantire che il proprio sito appaia tra i primi risultati di una ricerca su internet. Vediamo allora quali sono le tecniche e le strategie più efficaci per velocizzare un sito e permettere così a un numero potenzialmente crescente di utenti di visitarlo, aumentando di conseguenza le probabilità di vendita.
Come velocizzare un sito come vuole Google: i passi principali
Velocizzare un sito web non è solo uno dei tanti accorgimenti da prendere per migliorarne le prestazioni: è anche – e soprattutto – un elemento determinante ai fini del marketing. Se il sito web di un’azienda fatica a caricarsi, è molto probabile che gli utenti lo abbandonino in pochi secondi, preferendogli un sito concorrente. E questo è deleterio, in particolare per un sito di e-commerce.
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In altre parole, quindi, velocizzare un sito significa aumentare considerevolmente sia le visite da parte degli utenti che le probabilità che questi acquistino i prodotti in vendita su quel sito. Detto altrimenti, velocità equivale a guadagno. Ecco perché è importante avere a disposizione tutti gli strumenti per velocizzare un sito e migliorarne le performances.
Velocizzare un sito: l’importanza di un’analisi minuziosa
Le strategie da mettere in atto per velocizzare un sito – e ottimizzare così il suo posizionamento SEO – sono molteplici; prima di metterle in atto, tuttavia, è bene analizzare la velocità di caricamento del sito e, da questo punto di vista, Google offre alcuni tools molto interessanti.

Per velocizzare un sito è necessaria un’analisi preliminare delle sue performance, per capire dove intervenire
Il colosso californiano è senza dubbio il bacino di informazioni più importante e, per sfruttarne al meglio le potenzialità, occorre avvalersi dell’aiuto di un esperto del settore. Gli strumenti principali che offre Google per analizzare la velocità di un sito sono due:
1) Google Analytics
2) Google Web Master Tools
Cominciamo dal primo. Google Analytics è ad oggi uno del tools più utilizzati nel settore del web marketing per avere una panoramica completa delle performances di un sito web. Anche per questo motivo ricevere l’aiuto di un esperto è molto importante: generalmente, infatti, un professionista lavora su più siti web contemporaneamente (ossia i siti dei diversi clienti) e questo gli permette di avere sotto mano i dati necessari per costruirsi una vera e propria “cultura” sulla velocità di caricamento di siti web.
Al contrario, le aziende che vogliono fare da sé per mettere a punto le strategie necessarie a velocizzare un sito spesso ottengono risultati meno significativi rispetto che investire nel supporto di un consulente.
Google Analytics permette di avere sotto controllo la velocità di caricamento di ciascuna pagina di un sito web: un bell’aiuto per velocizzare un sito web, perché permette di individuare subito eventuali criticità e intervenire tempestivamente.

Google mette a disposizione ottimi tools per analizzare il tempo di caricamento delle pagine, aiutando così a velocizzare un sito
Google Web Master Tool consente invece di avere sotto mano i dati riguardanti il tempo che impiega Google a scaricare le diverse pagine di un sito web. Ovviamente, più la durata di downloading è lunga, più velocizzare un sito diventa una necessità stringente.
Oltre a quelli offerti da Google, esistono altri tools che un esperto utilizzerà per compiere un accurato lavoro di analisi sulla velocità di un sito, come ad esempio Gmetrix – che non solo fornisce dati circa il tempo di caricamento di un sito web, ma offre anche suggerimenti su come intervenire per velocizzarlo – o Webpagetest.org, dove è sufficiente inserire la URL del sito per ottenere in poco tempo un’analisi dettagliata circa i suoi “tempi di reazione”.
Velocizzare un sito: i trucchi vincenti per ottime performances
Entriamo ora nel vivo dell’argomento e vediamo quali sono le strategie più vincenti per velocizzare un sito web. Nel tempo di caricamento di una pagina web, un ruolo fondamentale è giocato dalle immagini: per velocizzare un sito, dunque, occorre inservi immagini non troppo “pesanti”: in generale, la dimensione delle immagini non dovrebbe superare i 600-800 KB.
Anche in questo caso, avvalersi dell’aiuto di un esperto rappresenta un ottimo investimento: non solo perché comprimere le immagini è un lavoro che richiede tempo e una certa dimestichezza grafica, ma anche perché un professionista avrà sempre un occhio attento circa il formato migliore da utilizzare (solitamente png o jpeg).
Un altro accorgimento importante per velocizzare un sito consiste nel comprimere il codice, sia questo HTML, PHP, CSS e così via. Questo espediente è fondamentale ai fini di velocizzare un sito: soprattutto i siti web più complessi, infatti, hanno per ciascuna pagina delle “stringhe” molto lunghe, il che non facilita un rapido caricamento del sito.

Tra gli accorgimenti utili per velocizzare un sito, la compressione delle immagini e dei codici HTML, JS e CSS
Un esperto sarà attento ad intervenire subito su questo aspetto, utilizzando tools specifici quali ad esempio Minifyjs o CSS Compressor, giusto per citarne alcuni dei più diffusi. In questo modo, il browser legge più velocemente i files delle pagine, abbattendo il tempo di attesa per il caricamento del sito.
Un ulteriore trucco che un professionista non mancherà di mettere in atto per velocizzare un sito consiste nella compressione gzip, il cui funzionamento è in tutto e per tutto simile a quello del programma Winzip, che la maggior parte delle persone utilizza quotidianamente. Così come Winzip comprime le cartelle contenenti più files, allo stesso modo – grazie alla compressione gzip – il peso delle pagine caricate sul sito si riduce notevolmente.
Per attuare questa “best practice” occorrono alcune competenze tecniche, perché occorre intervenire direttamente sul file .htaccess, comprimendo tutti i file HTML, JS, XML, CSS. Grazie a un tool di verifica presente online, inoltre, è possibile controllare se la compressione gzip è avvenuta correttamente: la prova, del resto, sarà evidente e consisterà in un sito web molto più “reattivo”.
Ultima strategia vincente per velocizzare un sito web consiste nell’abilitare la cache. Cosa significa? In parole povere, abilitare la cache consiste nel permettere al browser di memorizzare le informazioni riguardanti le pagine di un sito per un certo periodo di tempo, che può variare da un mese a un anno, finito il quale la cache viene svuotata. Grazie alla “memoria” del browser, è possibile velocizzare un sito, semplicemente perché, contenendo già le informazioni, queste non devono essere ricaricate daccapo ogni volta.
Anche in questo caso, avvalersi dell’aiuto di un esperto rappresenta un ottimo investimento, perché, per abilitare la cache, occorre sempre intervenire nel file .htaccess. Uniche eccezioni sono i siti realizzati con Joomla o WordPress: il primo, infatti, contiene direttamente le impostazioni per la cache nel proprio CMS; per l’altro, invece, è sufficiente utilizzare un plugin specifico, come ad esempio WP Supercache.